Quando penso al tentativo di censura della rete da parte del parlamento mi viene spontaneo pensare alle conseguenze che questo gesto possa provocare. L’Italia stà cambiando, in questo ultimo anno si sono verificati dei profondi mutamenti sociali e culturali. Dopo il verdetto della Corte Costituzionale, che ha sancito l’incostituzionalità del lodo Alfano, il cerchio si è chiuso. La società, i giovani soprattutto, ha capito in maniera chiara e definitiva che esiste un problema legato alla legalità, democrazia e libertà di pensiero, proveniente dal parlamento italiano. I nostri rappresentanti, autoeletti, che non ci rappresentano, interessati solo ed esclusivamente a perseguire i propri interessi, questo cambiamento lo hanno percepito, è sorto in loro il timore di perdita dello “status quo” che da oltre cinquant’anni impedisce all’ Italia di essere, culturalmente, artisticamente e socialmente il fulcro d’Europa. Posizione che meriterebbe se non fosse per la politica scellerata che si è scelto di fare. Se il parlamento continuerà con la politica ad personam, con il tentativo di censurare l’informazione e di limitare la libertà dei cittadini, il clima di tensione sociale, a mio parere, non verrà smorzato, ma al contrario, potrebbe infiammarsi ulteriormente. Si dovrebbe dialogare con i cittadini e non tenerli all’oscuro di ciò che accade all’interno del teatrino della politica. L’Italia stà cambiando e questo non può che essere di buon auspicio. Occorre dare una spinta positiva all’arrivo imminente del nuovo anno.
Buon 2010 a tutti gli Italiani